Successivamente alla laurea lo studente laureato in medicina veterinaria deve sostenere l’esame di stato per l’abilitazione alla professione di medico veterinario. L’esame è necessario per poter svolgere la professione e accedere alle scuole di specializzazione.
L’esame di abilitazione all’esercizio della professione di VETERINARIO, consiste nelle seguenti prove orali e pratiche:
1) una prova di clinica medica, profilassi e patologia aviare;
2) una prova di clinica chirurgica e clinica ostetrica e ginecologica;
3) una prova di zootecnia I e II;
4) una prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origine animale I e II.
Sono previste due sessioni d’esame una a giunio e l’altra a novembre, per poter sostenere l’esame è necessario aver conseguito la laurea. Le sedi d’esame corrispondono a quelle universitarie
La durata di ciascuna delle prove orali e pratiche è di almeno trenta minuti.
Le prove dell’esame di stato per il medico veterinario
La prova per la clinica medica
La prova per la clinica medica, si svolge sull’animale; il candidato è chiamato a raccogliere i dati semiologici necessari per formulare la diagnosi, la prognosi e la corrispondente terapia, indicando le ricerche di laboratorio utili allo scopo. Al candidato sarà inoltre posto un problema di ordine profilattico in relazione alle vigenti disposizioni di polizia veterinaria (sia per le malattie infettive, sia per la patologia aviare).
La prova di clinica chirurgica e clinica ostetrica e ginecologica
La prova di clinica chirurgica e clinica ostetrica e ginecologica, si svolge sull’animale: Il candidato è chiamato a raccogliere i dati semiologici necessari alla formulazione della diagnosi. È altrimenti tenuto, dove occorre, ad indicare la terapia e la prognosi nonché a rispondere circa i mezzi di lotta contro la sterilità degli animali e la tecnica della fecondazione artificiale.
La prova di zootecnia I e II
La prova di zootecnia I e II sull’attitudine zootecnica dei soggetti presi in esame. Oltre a questo verte anche su le tecniche di allevamento in relazione alle condizioni dell’ambiente italiano tenendo conto delle disponibilità, del valore e dei criteri di impiego dei foraggi e dei mangimi.
La prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origine animale I e II
La prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origine animale I e II, consiste nell’esame del soggetto macellato o morto in seguito a malattie e dei singoli visceri. Oltre a questo verte sull’esame dei prodotti della lavorazione delle carni, dei prodotti della pesca, della caccia, del latte e di ogni altro prodotto alimentare di origine animale. Il candidato rilevate le eventuali alterazioni o sofisticazioni dovrà precisarne la natura e formulare il giudizio agli effetti della utilizzazione a scopo alimentare, indicando le ricerche di laboratorio utili allo scopo.