Le prime cure alla vacca e al vitellino dopo il parto

vitello e vacca dopo il parto

In quest’articolo vedremo quali sono le cure da prestare alla vacca e il vitellino dopo il parto.

Rientra nella corretta conduzione di un’azienda la buona gestione del post partum. Le prime cure alla partoriente e al vitello sono essenziali per garantire il benessere animale e avere animali forti e sani.

Vediamo insieme come gestire la vacca e il vitello dopo il parto.


Le prime cure al vitellino

I vitelli nascono di circa 40-50 kg, subito dopo la nascita si deve prestare loro le prime cure, dette neonatali, che consistono essenzialmente nel:

  • controllare la respirazione. Eliminare muco e resti di invogli fetali dalla bocca e dalle narici. Si può stimolare il vitello a respirare frizionandolo con della paglia asciutta. Se la respirazione non avviene regolarmente è necessario fare uso di farmaci e tecniche di respirazione artificiale. Si possono applicare compressioni ritmiche della cassa toracica mantenendo il vitello con il petto a terra e la testa appoggiata fra gli arti anteriori distesi. In alternativa, tenendo il vitello a testa in giù, gettare un secchio d’acqua fredda sulla testa o sul petto. È importante intervenire velocemente perché il vitello può morire asfissiato;
  • separare il prima possibile il neonato dalla madre per evitare possibili contagi;
  • frizionare energicamente con la paglia asciutta. In questo modo si evita lo stress da ipotermia;
  • disinfettare il moncone del cordone ombelicale con tintura di iodio o disinfettanti analoghi. È una operazione indispensabile per assicurare la salute al vitello, perché ciò che rimane di questo cordone è una via di penetrazione di germi patogeni che spesso inducono gravi patologie e setticemie mortali;
  • entro le prime 6-12 ore dalla nascita somministrare il colostro in quantità di 50ml/kg ovvero 2 litri per un vitello di 40 kg. Le successive somministrazioni devono essere effettuate ogni 6 ore. Entro le prime 24 ore devono essere forniti almeno 3 pasti (min. 6 litri di colostro). La somministrazione con un poppatoio artificiale permette di controllare la quantità di colostro ingerita dal vitello. La posizione dello stesso poppatoio deve mantenere la testa in atteggiamento corretto, come se succhiasse dalla madre, in modo da attivare il riflesso della chiusura della doccia esofagea ed evitare problemi dovuti all’errato passaggio di colostro nei prestomaci. La temperatura di somministrazione è di 36°-39°C;
  • porre il vitello in box singolo dotato di paglia in un luogo riparato.

 

Le prime cure da prestare alla vacca

Molto spesso dopo il parto si parla solo delle prime cure da effettuare al vitello senza considerare la vacca. Anche la partoriente necessità di cure, bisogna considerare che anche per lei è stato un momento difficoltoso e stressante ed a inizio un altro periodo impegnativo, caratterizzato da forti produzioni di latte.

Vediamo insieme quali sono le prime cure da prestare alla vacca:

  • invitarla ad alzarsi, nel caso fosse coricata, per favorire il ritorno dell’utero in posizione naturale;
  • asciugarla con paglia nel caso fosse sudata;
  • quando si prospetta la fuoriuscita dell’utero posizionare un’imbracatura anti fuoriuscita,
  • somministrare con un secchio un beverone d’acqua, tiepida in inverno e fresca in estate, con sospesa una miscela crusca di frumento, farina d’orzo e avena con un cucchiaio di sale pastorizio;
  • mungere parte del colostro da dare al vitello;
  • in caso di complicazioni chiamare il veterinario.

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