L’allevamento del vitello da zero a due mesi

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Dopo avervi parlato del parto e delle prime cure da prestare alla vacca e al vitello dopo il lieto evento, in questo articolo vi descrivo l’allevamento del vitello da zero a due messi, ossia dalla nascita al suo svezzamento.

Più precisamente di seguito potrete trovare informazioni su:

  • come alimentare il vitello;
  • dove allevarlo nei suoi primi sessanta giorni;
  • quali sono gli adempimenti burocratici necessari per identificare il nuovo nato

L’alimentazione del vitello da zero a due mesi

In questa fase il vitello ha un’alimentazione prevalentemente di tipo lattea, ma non solo infatti a partire dai 15 giorni di vita inizia ad esserli offerto anche il fieno e il mangime.

Molto importante è l’assunzione di alimento solido, perché il vitello deve iniziare ad avere famigliarità con questo tipo di alimento che ha partire da i suoi due mesi, quando avverrà lo svezzamento, sostituirà completamente il latte.

Qui di seguito riporto una scheda alimentare, che è possibile trovare in molti libri di testo dedicati all’allevamento, dove viene indicata la razione lattea dell’animale dalla sua prima settimana alla decima settimana di vita. Il latte va somministrato alla temperatura di 40°c

Età- settimane 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Numero di pasti al giorno 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1
Latte litri al giorno 4 6 6 6 6 6 6 3 2 2
Numero giorni 5 7 7 7 7 7 7 7 7 7
Litri totali 20 42 42 42 42 42 42 21 14 14

 

 L’alimento secco, mangime per vitelli e fieno, va messo a disposizione fin dai primi giorni di vita.

Inizialmente, fino alla 3a settimana, il vitello ne consuma relativamente poco (circa 100g al giorno), mentre successivamente, contemporaneamente alla riduzione della quantità di latte ingerito, aumenta la quantità di sostanza secca ingerita (circa 2,5 kg/100 kg peso vivo).

Quando il vitello raggiunge i 90-100 kg di peso, generalmente tra l’8° e la 10° settimana, è il momento di svezzare, eliminando completamente l’alimento liquido a favore di una alimentazione esclusivamente a base di alimento secco.

L’alloggio del vitello nei primi due mesi di vita

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Fino alle otto settimane, è permessa la stabulazione singola. Le gabbiette individuali non devono avere muri compatti bensì pareti divisorie traforate che consentano un contatto diretto, visivo e tattile, tra i vitelli ed essere costruiti in modo tale da consentire al vitello di coricarsi, giacere, alzarsi e accudire sé stesso senza difficoltà.

Devono essere poste in un luogo asciutto al riparo da correnti, il suolo deve essere coperto di paglia, che permetterà al vitello di stare asciutto e comodo. La paglia va aggiunta periodicamente per impedire che si bagni troppo.

 Dopo l’ottava settimana, è obbligatoria la stabulazione in gruppo, a meno che: un veterinario certifichi che per motivi sanitari il vitello dev’essere stabulato da solo; per i vitelli allevati in gruppo, lo spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno 1,5 mq per ogni animale di peso vivo inferiore a 150 chilogrammi.

Adempimenti burocratici da svolgere entro i primi due mesi

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Entro i primi 20 giorni al vitello deve essere apposte le marche auricolari, anche prima se l’animale deve lasciare l’azienda. Inoltre, il vitello deve essere registrato nell’anagrafe bovina e sul registro di stalla.

L’iscrizione alla banca dati nazione, che può essere fatta direttamente dall’allevatore o da un suo intermediario, deve avvenire entro 7 giorni dall’apposizione delle marche auricolari, mentre l’iscrizione al registro di stalla deve avvenire antro tre giorni dalla marcatura.

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